VIAREGGIO. “Una giusta protesta contro l’arroganza delle compagnie petrolifere e l’inerzia del Governo”: così Gualtiero Vietina, presidente versiliese di Faib (Federazione Italiana Benzinai), e Adriano Rapaoli, responsabile per la Toscana Nord, commentano le iniziative di protesta, incluso lo sciopero, da venerdì 3 a Domenica 5 agosto, indette dalle tre organizzazioni sindacali – Faib Confesercenti, Fegica Cisl, Figisc Confcommercio.

“La situazione è ormai insostenibile per la gran parte dei gestori: accordi economici scaduti, in alcuni casi da anni e non rinnovati, margini tagliati, discriminazioni sui prezzi che spingono fuori mercato migliaia di imprese.

“Insomma, la volontà delle compagnie petrolifere è chiara: attaccare i diritti dei gestori e scaricare la crisi sull’ultimo anello della filiera. Contemporaneamente, le compagnie petrolifere hanno ostacolato ogni vero processo di riforma e liberalizzazione del settore, in grado di creare le condizioni – oltre a riconoscere la dignità della figura del gestore – per una riduzione effettiva e continuativa del prezzo dei carburanti, e non solo, quindi, lo specchietto per le allodole degli sconti solo nel fine settimana.

“Tutto questo avviene nel silenzio colpevole del Governo, che non riesce nemmeno ad evitare la violazione di leggi approvate pochi mesi fa. Un chiaro esempio è l’aggiramento della norma sulla gratuità dei pagamenti con carte di credito e bancomat, sia ai consumatori che a gestori.

“Purtroppo, le banche pretendono il pagamento delle commissioni, minacciando, in caso contrario, la “disdetta del servizio”. anche su questo aspetto il Governo non interviene, non trovando il coraggio di agire nei confronti del sistema bancario.”

Di fronte alle scelte delle compagnie petrolifere, anche in Versilia i gestori sono invitati ad aderire alle forme di protesta stabilite, avviando subito una campagna di sensibilizzazione ed informazione verso i consumatori, prevedendo la sospensione del prezzo massimo e, da lunedì 30 luglio a domenica 5 agosto, quella dei pagamenti con carte di credito, fino ad arrivare alla chiusura degli impianti da venerdì 3 a domenica 5 agosto.

“L’auspicio è che il Governo esca dal suo immobilismo ed apra un tavolo di confronto, tempestivamente, per dare finalmente risposte alle richieste della categoria.”

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